C'entra poco con Fuorigrotta, però intorno a questo blogghetto si sta creando una comunità che mi fa venir voglia di fare tardi, nonostante la stanchezza, e continuare a scrivere anche di altro.
Albrecht macht frei era scritto sui campi di concentramento nazisti: Il lavoro rende liberi
Recentemente la Santanché, esponente di FDI, in una lezione potete trovare in rete come questo video, ha spiegato ai bambini che chi ha i soldi comanda e sono lo strumento per guadagnarsi la libertà.
La cosa ha sollevato come al solito molte polemiche, io mi farei due domande:
1) è giusto?
2) è giusto?
Per rispondere al primo: "è giusto" direi di si. Viviamo in un mondo dove più hai reddito più puoi permetterti il lusso del tempo. Chi è ricco può permettersi di lavorare meno e prendersi lunghe pause dalle proprie attività, può delegare di più e meglio avendo la capacità di spostare le sue finanze su altre competenze e viene percepito come un'autorità nella nostra struttura sociale.
Daniela Santanché quindi non ha detto una sciocchezza, anzi. Chi ha il denaro comanda, e chi comanda può fare i comodi suoi.
Per rispondere al secondo: "è giusto" direi di no. Viviamo in un mondo dove conta prevalentemente il reddito, e tale caratteristica è legata esclusivamente alla capacità produttiva di un individuo, se la nostra società tende a ricercare la produttività nei saponi, o nei televisori (giusto per fare un esempio), l'individuo verrà valutato nella sua capacità di contribuire alla produzione di sapone o componenti elettronici. Gli esseri umani però non sono tutti uguali e non sono tutti votati alla tecnica, altri con altre inclinazioni dovranno necessariamente adattarsi al tipo di società piegandosi al sistema produttivo. Il risultato sarà che dei potenziali Verdi o Boccaccio finiscono dietro le catene di montaggio senza fare carriera, perché è una cosa che non amano ed a cui non sono portati.
In conclusione, conta essere solo produttivi, e se non ne sei in grado oppure non ti piace, la tua realtà potrebbe trasformarsi in un soft-lager.
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